IPERCONNESSIONE
Come possiamo riscoprire la dimensione autentica della nostra esistenza senza rimanere intrappolati nella rete della società dell'immediatezza?
Abbiamo bisogno di riconoscere che siamo vittime di un modello che ci siamo autoimposti, "prigionieri del mito dell’accelerazione che consideriamo tipico della nostra epoca, un modello di vita frenetica visto come status symbol" (Judy Wajcman)
COMUNICATO STAMPA:
MOSTRA LA NUOVA BRERA AI-GENERATED.
FOCUS SULL'OPERA "IPERCONNESSIONE"
Milano, 14 giugno 2024
Sarà inaugurata il prossimo 19 giugno alle ore 19,00 una pagina web, dove verrà allocata la mostra digitale LA NUOVA BRERA AI-GENERATED, promossa all’interno del progetto “L’intelligenza artificiale ridisegna la Pinacoteca di Brera”, organizzato dal Politecnico di Milano. Il progetto vuole mettere alla prova l’intelligenza artificiale nel riproporre in chiave contemporanea e con nuovo significato opere contenute ad oggi nella collezione della Pinacoteca di Brera, in vista dell’apertura a dicembre 2024 de “La grande Brera”. Conosciuta come Palazzo Citterio, la Grande Brera è un progetto del 1776 di Franco Russoli, con ultima approvazione nel 2021, che vede un’espansione dell’Accademia dedicata all’arte contemporanea.
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La mostra, organizzata presso il corso di “Critica e comunicazione d’arte e di architettura”, tenuto presso il Politecnico di Milano, vede coinvolti diversi studenti in esperienze di analisi critica dell’opera iniziale assegnata e la successiva promozione dell’opera ridisegnata attraverso uno strumento digitale nell’ambito di intelligenza artificiale, innovativo, che possa favorire creatività e sperimentazione. Il sito web dedicato alla mostra, difatti, sarà un grande museo virtuale che come un catalogo aprirà un susseguirsi di opere d’arte che vedranno alternarsi artisti, tematiche, modalità di raffigurazione, messaggi e riflessioni che compongono buona parte della collezione ad oggi presente e schedato nell’edificio. La mostra sarà disponibile e visitabile 24 ore su 24 da ogni parte del mondo fino a data da destinarsi.
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In questa specifica occasione, sarà protagonista di approfondimento l’opera realizzata dalla studentessa Valentina Prada: iperconnessione.
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L’opera, rielaborazione del dipinto realizzato da Sebastiano Ricci negli anni 1694-1697 “Martirio di Sant’Erasmo”, partendo da una prima fase di indagine sul significato di martire, ha cercato di riproporre in chiave contemporanea, strettamente in connessione con la società di oggi, con le sue caratteristiche e specificità, il concetto di martirio in ottica di una critica sociale. Martire, da definizione dell’Enciclopedia Treccani, è “chi si sacrifica volontariamente, con piena coscienza delle pene o dei pericoli cui va incontro, per un motivo religioso, un alto ideale, una generosa causa e sim.”. La Chiesa ha definito entro ben determinati limiti le circostanze perché si attribuisca alla morte di un cristiano il carattere di martirio: “è la morte violenta dovuta a una volontà responsabile (estrinseca e distinta da quella della vittima) e accettata dal cristiano per un motivo di fede o di virtù morale riferita o riferibile a Dio, con piena coscienza del sacrificio, affrontato con fortezza e serenità d’animo aiutate da un dono sovrannaturale”. Ancora, in senso figurato, martire è una persona che vive in continue tribolazioni, che sopporta continui maltrattamenti.
Nella prima parte della definizione viene citato “un alto ideale”. Andando ad approfondire il significato di ideale, si denota come esso sia un modello di perfezione appartenente a una dimensione astratta o avulsa dalla realtà, che funge tuttavia da sprone all'agire pratico al fine di concretizzarlo in una manifestazione tangibile o per conformare ad esso la propria condotta. A quale alto ideale ci si sacrifica volontariamente, a quali pene o pericoli la società oggi va incontro con piena coscienza?
Ogni giorno ci vediamo responsabili nel sacrificare la nostra identità, il nostro essere unico e sacro, in nome di un “alto ideale” che è l’essere sempre connessi, l’iperconnessione. La rivoluzione digitale avrebbe dovuto portare con se semplificazione e libertà, aiutandoci a risparmiare tempo introducendo processi di automazione in diversi ambiti, ma sembra aver sortito un effetto opposto. La tecnologia ha portato con se il mito dell’accelerazione: ci permette di impegnarci contemporaneamente su più fronti moltiplicando le intensità e gli stimoli e travalica i confini che separano la sfera privata e quella prettamente lavorativa. A tutto questo noi rispondiamo come persone frenetiche, prive del controllo del proprio tempo, ostaggi del nostro smartphone, che ci vede allontanati dall’esperienza autentica, dalla vera comunicazione umana. Abbiamo bisogno di riconoscere che siamo vittime di un modello che ci siamo autoimposti “prigionieri del mito dell’accelerazione che consideriamo tipico della nostra epoca, un modello di vita frenetica visto come status symbol”, come discusso nel libro “La tirannia del tempo” di Judy Wajcman.
L’espressione della società contemporanea all’interno dell’opera è stata realizzata tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale che a partire da un testo e un’immagine di riferimento rielabora le informazioni generando alternative possibili di rappresentazione. La rappresentazione scelta come riferimento e opera finale, dal nome “Iperconnessione”, vede riprendere alcune caratteristiche compositive del quadro originario con cui mantiene una relazione forte, di significato e di struttura. L’immagine mostra una scena ambientata in un’epoca contemporanea rispetto all’opera originale, in un ambiente che ricorda un laboratorio, ma ne mantiene i caratteri compositivi. L’utilizzo del chiaroscuro conferisce profondità alla scena, cupa e intensa, ponendo in evidenza il soggetto delicatamente illuminato posto al centro della rappresentazione. L’uomo in primo piano, riflessivo, è raffigurato come vittima di se stesso e della società, i suoi carnefici disposti attorno a lui non sono contraddistinti da movimento e dinamicità, non stanno ponendo fine alla sua esistenza violentemente e fisicamente, ma ne concorrono con strumenti tecnologici alla fine morale e spirituale. L’uomo, martire, è un singolo, ma vuole rappresentare la condizione dell’intera società, che risulta essere vittima di distrazione e distanza risultando sempre connessa. La tecnologia ha capito come nutrire il nostro bisogno di appartenenza: il consenso ci fa sentire gratificate e gratificati, accettate e accettati, ci conferma che facciamo parte di un gruppo. La riflessione posta potrebbe allargarsi a considerare in senso ampio, un affievolirsi del confine tra le figure di martire e carnefici. Difficile stabilire in merito all’accezione di “piena coscienza” se ad oggi la società sia pienamente cosciente del peso dei rischi che corre. Quello che è certo è che ad oggi il “sacrificio” continua imperterrito. Infine, altro elemento compositivo, è la presenza di due orologi che vanno a sostituire gli angeli presenti nel quadro originale. Le figure riassicuranti che portano con se i simboli dell’atto di fede, qui sono sostituiti metaforicamente nel tempo, immagine che vuole farci riflettere sulla natura del tempo e sulla libertà.
Noi crediamo di avere tutto sotto controllo, invece sono altri o altro ad avere noi sotto controllo. A questo punto sorge una domanda: in questo apparentemente incontrollato sviluppo, alla ricerca incessante di aggiornamenti e progressi, siamo in uno stato di “iperconnessione” o di “disconnessione”?
Come possiamo riscoprire la dimensione autentica della nostra esistenza senza rimanere intrappolati nella rete della società dell'immediatezza?
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Con questa domanda si conclude il focus su una delle opere previste all’interno della mostra LA NUOVA BRERA AI-GENERATED, la quale si pone come un’esposizione originale nel suo concept e nella sua narrazione. In grado di stimolare un viaggio fisico e virtuale, ricco di spunti e riflessioni che toccano diversi ambiti non solo nella sfera artistica, ma anche in merito alla diffusione e all’utilizzo di algoritmi artificiali sempre più performanti. LA NUOVA BRERA AI-GENERATED sarà disponibile online a partire dal prossimo 19 giugno. Tutti gli eventi saranno gratuiti e disponibili su qualsiasi dispositivo 24 ore su 24 fino a data da destinarsi.
IPERCONNESSIONE

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LA NUOVA BRERA AI - GENERATED
Opening Hours
Monday - Sunday : 24 hours on 24